Ho pensato ad un Sud che reagisce, che smette si essere individualmente furbo e opportunista e e che finalmente crei la propria fortuna, le proprie imprese, sfruttando al massimo lo smisurato patrimonio naturale, storico e artistico che possiede, e perchè no, anche le proprie icone, facendole diventare reddito, occupazione, ricchezza.
Un luogo che cominci a credere finalmente nelle proprie capacità di organizzazione e di impresa, smettendo di delegarle altrove, con risultati spesso disastrosi.
Un nuovo Sud che crei opportunità ai suoi giovani, che non li lasci partire, che crei il proprio tessuto economico con intelligenza, collaborazione e solidarietà.
L’argomento è sempre di cogente e pratica attualità, perché nonostante qualcuno sostenga che il problema non sussiste (probabilmente perché solitamente questi soggetti sono ben integrati e retribuiti), sono i giovani (e non solo) del Sud del Mondo a lasciare le proprie famiglie per cercare fortuna puntando la bussola verso il nord.

Così mentre scrivevo questa “tammurriata in 6/8” e tentavo di cantarla mi sono ricordato di non avere più la voce per fare “il cantante”.
Serviva una voce un po rauca, un atteggiamento determinato, pensavo chi potesse cantarla, con la stessa intensità, ed il primo pensiero è andato a Monica Sarnelli, ma non la sentivo da quasi un anno, e poi chissà se avrebbe accettato questa canzone così dura e così diversa dal suo repertorio.
Mentre pensavo queste cose indovinate chi mi ha chiamato per caso?
Il resto della storia la ascolterete tra non molto. Monica ha fatto lo stesso sogno di un Nuovo Sud e con Dario Andreano mi raggiungerà oggi per la 2a sessione di registrazione della voce.


Gli arrangiamenti di Ivan Russo sono belli, la voce di Monica è fantastica e giusta, la canzone mi piace.

Stay tuned!