Spaceman

Lyrics

per strada c’è fumo, c’è felicità
si sente nell’aria, che gran festa sarà
e sta crescendo: i love you
le luci, la festa e il nuovo anno verrà,
ma “andrà tutto bene” no non lo dirò mai
sarà un anno migliore solo se lo vuoi tu
i love you
e faccio tanti auguri a te
sarà l’anno buono per riabbracciarci
e faccio tanti auguri al mondo
e spero per tutti sia migliore
e a tutti tanti auguri buon anno
e in questo giorno di festa cerchiamo l’amore
ritornerà l’arcobaleno abbraccerà il mio pianeta
che non avrà più paura
scoppierà finalmente la pace
e un raggio di sole ci illuminerà
e a tutti buon natale e buon anno
a tutti felicità

“Auguri al mio pianeta “ è  il titolo di un progetto musicale intorno al quale si sono aggregati alcuni tra i più bravi musicisti napoletani. 
La canzone cantata da Alessandra Tumolillo Voce e chitarra jazz (laureata  al conservatorio di Napoli), e scritta da Felice Iovino è una vera propria esplosione di positività e di allegria, condivisione e felicità collettiva, un invito a guardare il futuro senza le paure imposte dalla pandemia.


IL PROGETTO SOSTIENE VARIE ASSOCIAZIONI CHE SI OCCUPANO DI AUTISMO SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE:
Oltre il muro – Genitori soggetti autistici
Autismo in Movimento
The Shape of Autism
Autismo Livorno APS
Autismo Faenza APS


e associazioni che operano nel sociale
Osservatorio Giovani
Associazione Primaurora per Giovanni Battiloro
Associazione Sociale e Culturale “L’Incontro” 


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AUGURI AL MIO PIANETA – ALESSANDRA TUMOLILLO

IL LINK VIMEO DELLA CANZONE 
AUGURI AL MIO PIANETA – ALESSANDRA TUMOLILLO on Vimeo
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E tanti Auguri per un Buon Natale e un 2022 Migliore 

DAlle Associazioni mi arrivano filmati dove i genitori raccontano il proprio quotidiano:

Il Promo

Annalisa Vetrano e Francesco

«Un bambino autistico ha bisogno di amore. Ascolta il tuo cuore, vedrai il mondo con i suoi occhi» L’AUTISMO E LA SUA QUOTIDIANITA’ Annalisa Vetrano ci spalanca le porte della sua vita per condividere la sua quotidianità, e ci presenta Francesco .

Antonio Riggio

Monia Gabaldo

Amusement park on fire

I′m amazed I can breathe
Aether within or without
From the depths of the sea
Here believing it’s all ocean now
What was left as debris
Taking the easy way out

They′d convey this to me:
‘You’ve gotta get in to get out′
What a waste this could be
Remembering all of this now
As I make my escape
Taking the easy way out

Taking the easy way out
I′m amazed I can breathe
Taking the easy way out
From the depths of the sea
Taking the easy way out
What was left as debris
Taking the easy way out
Old salt, manatee

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Sono stupito di poter
respirare etere dentro o fuori
Dalle profondità
del
mare Qui credendo
che sia
tutto oceano ora Cosa
è rimasto come detriti Prendendo
la via d’uscita facile Mi trasmetterei questo: ‘Devi entrare per uscire’
Che spreco questo potrebbe essere Ricordare tutto questo ora
Mentre faccio la mia fuga
Prendere la via d’uscita
facile Tak ing la
via d’uscita facile Sono stupito
di poter respirare
Prendere la via
d’uscita
facile Dalle profondità del mare Prendere la via d’uscita facile Cosa è stato lasciato come detriti Prendere la via d’uscita
facile Sale vecchio, lamantino

Ho pensato ad un Sud che reagisce, che smette si essere individualmente furbo e opportunista e e che finalmente crei la propria fortuna, le proprie imprese, sfruttando al massimo lo smisurato patrimonio naturale, storico e artistico che possiede, e perchè no, anche le proprie icone, facendole diventare reddito, occupazione, ricchezza.
Un luogo che cominci a credere finalmente nelle proprie capacità di organizzazione e di impresa, smettendo di delegarle altrove, con risultati spesso disastrosi.
Un nuovo Sud che crei opportunità ai suoi giovani, che non li lasci partire, che crei il proprio tessuto economico con intelligenza, collaborazione e solidarietà.
L’argomento è sempre di cogente e pratica attualità, perché nonostante qualcuno sostenga che il problema non sussiste (probabilmente perché solitamente questi soggetti sono ben integrati e retribuiti), sono i giovani (e non solo) del Sud del Mondo a lasciare le proprie famiglie per cercare fortuna puntando la bussola verso il nord.

Così mentre scrivevo questa “tammurriata in 6/8” e tentavo di cantarla mi sono ricordato di non avere più la voce per fare “il cantante”.
Serviva una voce un po rauca, un atteggiamento determinato, pensavo chi potesse cantarla, con la stessa intensità, ed il primo pensiero è andato a Monica Sarnelli, ma non la sentivo da quasi un anno, e poi chissà se avrebbe accettato questa canzone così dura e così diversa dal suo repertorio.
Mentre pensavo queste cose indovinate chi mi ha chiamato per caso?
Il resto della storia la ascolterete tra non molto. Monica ha fatto lo stesso sogno di un Nuovo Sud e con Dario Andreano mi raggiungerà oggi per la 2a sessione di registrazione della voce.


Gli arrangiamenti di Ivan Russo sono belli, la voce di Monica è fantastica e giusta, la canzone mi piace.

Stay tuned!