Spaceman

Peppoh, il cantante di Rap, è’ una delle storie di questa estate, l’estate di Liberi&Ribelli.
Peppe mi racconta il suo mondo, Secondigliano, una Napoli nella Napoli, un luogo nel luogo, dove Berlusconi e Ernesto Guevara, più noto come el Che, stanno nella stessa foto, come in una realtà parallela dove tutto è possibile e la visione del mondo assume contrasti e priorità diverse dal resto della città. Essere di Secondigliano è come avere una seconda pelle che ti rende riconoscibile agli occhi del mondo, per una serie di atteggiamenti e soprattutto per lo slang.
“Ammò, cugì”, fanno parte di un intercalare che identifica un gruppo, una Nazione che troppo spesso ha usi e regole differenti dallo Stato, e rimarca con forza il diverso significato dei due concetti.
Mi parla di un recente passato, quello dei Bipiani, un quartiere nel quartiere, fatto di prefabbricati che fino a qualche anno fa hanno ospitato storie di grande abbandono, miseria ed illegalità, a pochi passi da casa sua. Ma non si può fuggire da quello che sei, dalle tue radici, però si può evadere, essere differenti da quello che ci circonda, colorare il grigiore di quella periferia facendo la differenza, portare a tutti la propria visione del mondo.
Peppoh è un “bravo ragazzo” e l’accezione di bravo ragazzo in quei luoghi ha un profondità e una serie di ragionamenti che non faresti altrove. Abbiamo occupato un terrazzo per un tramonto a Scampia dove il sole è sparito tra le vele, abbiamo registrato dal vivo alcune sue canzoni, vi proponiamo Passione e Where is the rapstar? il resto lo ascolterete durante l’inverno, quando la nostalgia per l’estate sarà un sentimento più forte 🙂 . Grazie Peppe.

feliceiovino

I’m looking up to where these stars still shine for you
I’m looking up, beyond a crescent moon
I’m looking up, for a way to bring you home
‘Cause I’m lost without youYour eyes, at first light
Now I know that’s wonderful
Your heartbeat, by wood fire
I’m in as far as one can fallI’m looking up
To where we carved our names in stone
And I was all around you
I’m looking up
For the star that you’ve become
And I know I’ve found you
That’s how I know I’ve found youCome on first light
Give me first light
Come on first light
I see first lightYour eyes, at first light
For the stories that I told
Your heartbeat, like wildfire
You’re in as far as one can fall
I’m in as far as one can fall.

Ti ascolto ogni volta che voglio volare, quando voglio sentire l’aria fredda sul viso, immaginando scenari bellissimi, inesplorati.
Ti ascolto quando voglio sentire il profumo della vita e rievocare i miei ricordi più belli, ricordare la felicità.
Si, sono stato felice, non è durata molto, ma ho capito che è possibile, e nessuna parola e nessun scritto può descriverla davvero.