Spaceman

LiveinMarconiStreet

‘O Surdato ‘nnammurato Marco Zurzolo e Davide Costagliola LiveinMarconiStreet Ascoltando questa versione della famosa canzone, diventata quasi un inno mi sono reso conto di non averla mai davvero sentita. Per la prima volta ha smesso di essere “una marcetta” ed è diventata quel sentimento struggente di chi l’ha pensata e scritta, una lettera d’amore di un soldato su un fronte della prima guerra mondiale alla sua donna. Ascoltando le armonie di Davide Costagliola e il Sax di Marco Zurzolo, ho provato a metterci sopra le parole originali, impossibile non commuoversi. Questa è la magia di Vesuviana, l’ultimo lavoro di Marco e Davide. Grandi!

GIORNALISTI ITALIANI DA NON DIMENTICARE MAI

Stamattina, 19 ottobre 2019, mi sono imbattuto in un articolo del giornale on line “La verità” ( 😀 ), hai presente uno di quei quotidiani che ti fanno chiedere continuamente “ma chi le legge queste cazzate” e che poi alla fine scopri che qualche imbecille lo trovano sempre?
Maurizio Belpietro entra di diritto e prepotenza nella categoria del mio blog “GIORNALISTI ITALIANI DA NON DIMENTICARE MAI”

La morte di Daphne Caruana Galizia

Sono passati due anni dal 16 ottobre 2017 quando saltò in aria con un’autobomba la giornalista maltese Daphne Caruana Galizia e non conosciamo ancora i mandanti dell’omicidio. Daphne Caruana Galizia faceva parte del pool internazionale di giornalisti investigativi che ha indagato sui Panama Papers, sulla rete internazionale di società off shore e i loro beneficiari che ha coinvolto a Malta esponenti del governo. Daphne Caruana Galizia è stata delegittimata in vita e in morte. L’inchiesta di Fanpage.it a Malta ha raccolto le testimonianze di amici e parenti, di giornalisti coraggiosi che chiedono alla comunità internazionale, all’Europa di mettere sotto osservazione Malta dove la libertà d’informazione è a rischio.

Santino Di Matteo è il primo pentito di mafia ad aver raccontato la strage di Capaci.  Per metterlo a tacere, Totò Riina e Giovanni Brusca sciolsero nell’acido suo figlio Giuseppe.  Dopo 23 anni di carcere, la Corte di Cassazione ha negato i domiciliari per Brusca nonostante il parere favorevole della Procura Antimafia.  «Io e Brusca abbiamo ucciso assieme – racconta Di Matteo a Sandro Ruotolo -. Poi lui ha sequestrato mio figlio Giuseppe perché non voleva parlassi».  «Dopo il pentimento di Brusca – continua Di Matteo – incontrai la moglie con il figlio e bloccai l’altro mio figlio, Nicola, che voleva vendicarsi».  «Io ho sempre chiesto perdono alle mie vittime, ma da Brusca il perdono non lo accetterò mai – afferma ancora Di Matteo – e non credo minimamente al suo pentimento».

Mimmo Langella Trio liveinmarconistreet

Mimmo Langella, chitarrista e compositore napoletano classe ’68, inizia a suonare la chitarra all’età di dodici anni. Le sue esperienze di studio comprendono un seminario alla “Berklee School” nel corso di Umbria ’86, il diploma con lode al “Guitar Institute of Technology” (G.I.T.) di Hollywood conseguito nel’94, le lauree di primo e di secondo livello in “Musica Jazz” conseguite con il massimo dei voti rispettivamente nel 2007 e nel 2009 presso il Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” di Napoli, la laurea di secondo livello in “Chitarra Jazz” conseguita con il massimo dei voti nel 2015 presso il Conservatorio di Musica “Domenico Cimarosa” di Avellino. Inoltre frequenta corsi di studio, seminari e suona tra gli altri con Scott Henderson, Frank Gambale, Jeff Richman, Don Mock, Norman Brown, Joe Diorio, Ron Eschete, Gary Willis, Steve Bailey, Tim Landers e Jim Hall.