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Roccarainola: da noi il Natale è Magia

Roccarainola . Da noi il Natale è Magia Lo spot è nato in poche ore, da quando l’assessore Porzia Panico ci ha fatto sapere dell’evento che stava organizzando con l’associazione Lucrezia D’alagno nella zona Trivice. In poche ore hanno allestito, con l’aiuto di Rachele La Cioppa e tutte le altre componenti dell’associazione il set per poterlo girare, insomma dalle 11 alle 15 tutto era pronto, ed era anche bellissimo. Non è stato difficile coinvolgere i personaggi dello spot, (NICOLA) il Sindaco Raffaele De Simone e Peppe Napolitano, presidente dell’Associazione, insieme hanno improvvisato una deliziosa parodia della scena della lettera del film Totò Peppino e la malafemmina , scrivendo la lettera al piccolo Aniello che gli aveva chiesto un tablet. Il tutto per promozionare l’evento del Mercatino di Natale che si terrà a a Roccarainola il 6 Dicembre in zona Trivice Ideato e Realizzato da Gabriel Iovino.

Mi faceva un male cane lo stomaco ieri sera. Dopo la consueta mensa, a base di riso in bianco, non potevo più far finta di niente. Sono corso all’ospedale San Paolo, a poche centinaia di metri dalla Rai. Erano le 22 credo, e ad accogliermi c’era un infermiere al quale per 30 minuti ho tentato di spiegare cosa avevo, ma niente da fare. Ogni volta che aprivo bocca, mi faceva cenno di stare zitto, che non dovevo spiegare a lui.

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The Shak & Speares, band folk-rock made in Pompei, nascono nel novembre 2010 nella Marlowe’s House, una generosa stamberga persa nelle campagne vesuviane.

Tutti partoriti in casa i fratellini Marlowe, in rapida successione, sparati fuori dall’energia della musica che smuove l’anima. Debuttano come spalla degli Orange e dopo appena due mesi e una dozzina di concerti, il 9 luglio 2011, calcano il main-stage del Neapolis Festival con Skunk Anansie, Mogwai e Architecture In Helsinki. Comincia così la collaborazione con la Freak House Records e con la Happy Mopy Records, collaborazione che porterà alla registrazione, presso il Mono Studio di Milano e con la partnership del SAE Institute, di GAGSTER (Mirko Iapicca e Matteo De Marinis – Artist Pruducer, Head Engineer) primo disco dei The Shak & Speares, missato da Ercole Longobardi (Planet Funk, Nobraino) e masterizzato da Francesco Fontanella. Intanto, a riscaldare l’attesa del loro debut-album (21 gennaio 2013), girano 3 videoclip cui ne seguono altri due subito dopo l’uscita dell’album, tutti prodotti con il videomaker Michele Pesce. Il primo, “Zoolander”, viene lanciato in anteprima nazionale dalla rivista on-line Rolling Stone, gli altri invece guadagnano le esclusive su Rockit, La Repubblica XL e FanPage. L’intenso tour promozionale li vede suonare in tutti i club più cool italiani e partecipare a varie trasmissioni radiotelevisive e ai più importanti festival, quali GiffoniFilmFestival, SISLEY Indipendent Tour, Segnali Rock Fest, Neapolis, MilanoFilmFestival, condividendo il palcoscenico con i Dinosaurs Jr, i Blonde Redhead, il Teatro Degli Orrori, gli Zen Circus, i Management Del Dolore Post-Operatorio, Lo Stato Sociale, la Bandabardò, i Vadoinmessico, gli A Toys Orchestra. A chiudere in bellezza il tour, tre tappe in quel di Londra: al 12 BAR CAFE’, storico club nel quartiere Soho, allo YUCK Indie Club, faro nella notte della giovanissima Uxbridge e allo storico The Water Rats, di spalla a Vic Godard con i suoi Subway Sect (Paul Cook dei Sex Pistols alla batteria) il quale decide di regalare loro una “perla” che i The Shak & Speares pensano bene di includere nel secondo album DRAMEDY, uscito il 30 Settembre 2014

Sarà che Berlusconi non ha più interesse ad alzare cortine fumogene coi suoi media, sarà che i vecchi del Pd, hanno una gran fretta di mettere fuori uso il burattino Renzi, pensando di tornare ai bei vecchi tempi, ma sento sempre più spesso la parola “recessione”. Qualche mese fa era tabù, si veniva espulsi dai partiti se solo la si pronunciava.
E l’Istat continuava a dare i suoi numeri con variazioni decimali o centesimali sugli aumenti di prezzi ed inflazione.
L’Italiano negli ultimi anni ha visto il suo potere d’acquisto svanire come neve al sole con prezzi decuplicati, mentre gli organi preposti parlavano di percentuali prossime allo 0,2, 0,3.
La mancanza di controlli sui prezzi sul “popolo della partita Iva” delineava uno scenario ben chiaro gia dal decennio scorso.
Chiunque avesse la minima nozione di economia politica, aveva da tempo intuito che una politica dei prezzi e dei salari, sbilalanciatissima come quella italiana, ci avrebbe presto portato alla deflazione.
La deflazione è uno stato dell’economia che vede i magazzini pieni di merce con la gente che non compra, per una serie di motivi tra i quali quelli meramente psicologici.
La cosa che lascia perplessi è questo cadere dalle nuvole, che è mera finzione. Tutti sapevano che saremmo arrivati a questo, dicamo che ci hanno “accompagnati con la manina”, purtroppo alla gente ripuliscono il cervelo ogni 15 gg., ed è davvero difficile ricordare, in periodi elettorali quello che questa classe politica ha fatto al nostro paese.

E’ una bella lotta, quella tra i produttori mondiali di smartphone e widget personali basati sull’elettronica.
E’ una competizione bellissima, appassionante,  basata su dettagli minimi, che spesso appartengono alla sfera più intima delle persone.
La parola d’ordine è stupire, innovare, rivoluzionare.

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