Spaceman

Ti affido mio figlio, è adolescente, inesperto, i suoi pensieri sono ancora legati al mondo dei giochi, ed anche se può sembrarti arrogante e spavaldo, è spaventato e fa un enorme fatica a portare alla bocca quello che ha nel cuore.
Ti affido mio figlio, osservalo, e se è vero che l’autorevolezza non ha bisogno di violenza, allora parlagli con dolcezza, non condannarlo senza alzare un dito, non lasciarlo scivolare senza dargli appigli, per puro pregiudizio, o mancanza di interesse personale. Cerca di capire le sue attitudini, esaltale, dagli le motivazioni che servono per affrontare il mondo. 
Ti affido mio figlio, ti affido il suo percorso, la sua vita, e ti affido, con esso, il valore della conoscenza nella mia terra, il modo in cui ci esprimiamo e pensiamo. 
Ti affido mio figlio, un granello di sale esattamente uguale agli altri, ti affido il futuro del mondo in cui vivrà, ti affido quindi anche tutti quelli che vivranno il suo tempo.

Prof. Ti affido mio figlio, fanne un uomo giusto.

[feliceiovino]

Angelino Alfano parla a Milano lanciando la nuova Forza Italia, “ci battiamo per il nostro ideale e la nostra politica economica di diminuire le tasse”, dice, “siamo la sentinella anti-tasse del Governo e lavoriamo perché le tasse non aumentino, e la prima tassa a non dover aumentare adesso è l’Iva, sull’Imu abbiamo già risolto”.

Come si puo notare sembra che non si sia dimenticato di dire la parola “tasse”.  Siamo già in campagna elettorale, e nonostante abbiano governato anche gli ultimi mesi dei trascorsi vent’anni, sembra ancora che la colpa del disastro sia di qualcun altro.

Dall’uso smodato della parola “tasse” possiamo gia immaginare quale sarà il cavallo di battaglia dei maggiordomi di silvio: l’energia rinnovabile.

 

 

“Quelli della DC” non riescono proprio a capire i profondi cambiamenti apportati dalla rete, al mondo. Tra questi c’è il modo di comunicare. Il “verba volant” è cosa d’altri tempi. Se lo può ancora permettere solo chi ci tiene ipnotizzati da 30 anni, possedendo, in pratica, il monopolio dei vecchi media. L’attuale motto invece è “scripta manent”, ed io oso aggiungere, in un paese imperversato dalle scorribande di imbonitori televisivi col motto “quello che ti sto dicendo in questo momento già non vale” , era ora!
Cosi facendo qualche ricerca su internet, mi imbatto spesso in titoli di post d’altri tempi, che attirano la mia attenzione, e mi rendo conto che c’è ancora chi, in buona o cattiva fede, non ha capito questo cambiamento radicale ed epocale. Certo non deve essere facile, nell’era di google e wikipedia, fare il giornalista o il politico,  al soldo dei personaggi dell’attuale scenario politico, bisogna avere una bella faccia tosta.  Non c’è più l’oblio a proteggere l’onore di queste persone,  c’è internet che registra tutto ed archivia, nero su bianco.
Creerò un gruppo dove elencherò queste “distorsioni”, ove possibile, adducendo documenti e media e nomi e cognomi, di chi distorce la realtà ad uso e consumo della casta, una sorta di Wikipedia della balla o del giornalismo all’italiana. Stay tuned.